4\Cristo è risorto, alleluia!

Rieccoci finalmente dopo la Pasqua, e… numerosi!!!

Peccato perché non ci siam sparati una bella foto panoramica e perché la Pasqua – ha detto qualcuno – è passata ma con un po’ di noia! Speriamo di proporvi per le prossime feste qualcosa che scacci questa noia!

Resurrezione è stato il tema dell’incontro!

Anche se credevamo non fosse a tutti chiaro che la Resurrezione è l’evento che attesta la soprannaturalità dell’opera di Gesù Cristo i nostri ragazzi non si sono fatti sviare dalle provocazioni che abbiamo letto…

Imm s-testimonianze

In particolare l’ultima, in cui si dice che i due scettici devono deporre le armi di fronte a Cristo crocifisso.
“E a noi cosa interessa di quello che si credeva nella altre religioni al tempo di Gesù?” ha risposto Luca G.
“Gesù è risorto perché un domani risorgiamo anche noi…” ha detto Arianna.

Anche in internet con sorpresa abbiamo faticato molto per trovare queste affermazioni contrare alla fede cattolica!

Ma al di là del fatto in sé, il cuore del messaggio che volevamo trasmettere, attraverso la lettura del racconto dei discepoli di Emmaus (Luca 24, 13-35), è che Gesù risorto cammina sempre accanto a noi, senza stancarsi, anche quando talvolta la facciamo proprio grossa, ma spesso anche a noi può capitare di non riconoscerlo. Luca dice solo il nome di uno dei due apostoli, Cleopa. L’altro rimane ignoto e possiamo ben pensare che ognuno di noi sia al suo posto!

E mentre cammina a accanto a noi, Gesù ci svela cose tanto importanti per la nostra vita che il nostro cuore può non contenere, così che si sente bruciare, eccitato. Poi magari ci si rivela al momento opportuno e meno prevedibile, così che anche a noi potrà capitare di dire: era Gesù che mi parlava in quella situazione, era Gesù presente in quel momento! Proprio quando viviamo un’esperienza particolarmente profonda, coinvolgente, chiediamoci se non è proprio Gesù che è accanto a noi a donarci quanto di buono e di bello sentiamo!

Alcune domande…

Come mai Gesù non è riconosciuto dai discepoli in cammino verso Emmaus? Qualcuno ha detto: era un fatto troppo incredibile. Vero, ma si può aggiungere: Gesù risorge con il “corpo glorioso”, un “nuovo” corpo che non è necessariamente come quello terreno, anche se quando appare ai discepoli porta ancora i segni dei chiodi nelle mani e nei piedi.
Così sarà anche per noi, che un giorno risorgeremo in anima e corpo, come recitiamo nel “Credo”: credo la resurrezione della carne. Avremo un nuovo corpo, non sappiamo come. E nulla di quello che avremo vissuto nella nostra vita andrà perduto.

Come immaginate la vita sotto i “cieli nuovi” e sulla “terra nuova” di cui parla l’Apocalisse? Luca D. ha detto: “Senza male!”. Vero, e abbiamo precisato che in sostanza si tratta di una vita felice! Altro non sappiamo dirlo perché non possiamo parlare di una vita che ha caratteristiche che non conosciamo.

Cosa sarebbe successo se Gesù non fosse risorto? Senza il Risorto non ci sarebbe stato il recupero del Gesù terreno, che si sarebbe ricordato tutt’al più come uno dei maestri della tradizione ebraica. Diceva s. Paolo ai Corinzi, “se Cristo non è risuscitato, è vana anche la vostra fede”.

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